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La magia della Mindfulness: come essere Zen anche quando ti suona il ciofono

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di mindfulness, quasi come fosse la panacea di tutti i mali. Ma cos’è davvero? Una formula segreta per la felicità? Un superpotere che ti fa restare calmo anche quando il vicino decide di usare il trapano alle sette del mattino? Beh, non proprio, ma quasi!

Mindfulness: di cosa stiamo parlando?

La mindfulness, detta in parole povere, è l’arte di vivere il momento presente senza farsi travolgere dai pensieri. Tradotto: smettere di rimuginare sul messaggio che non hai ancora ricevuto o su quel pasticcio fatto in una riunione del 2012. Secondo Jon Kabat-Zinn (1990), il guru della mindfulness, si tratta semplicemente di prestare attenzione a ciò che succede dentro e fuori di noi, senza giudizio (quindi no, non vale commentare mentalmente l’outfit discutibile del collega).

Perché dovremmo farci caso?

La scienza conferma che questa pratica non è solo una moda passeggera. Ecco qualche buon motivo per darle una chance:

  • Stress? Addio! Uno studio di Kabat-Zinn et al. (1992) ha dimostrato che la mindfulness aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, il famigerato ormone dello stress. E se può aiutare a combattere lo stress, perché non provarla prima di un pranzo con i suoceri?
  • Più concentrazione, meno distrazioni! Jha et al. (2007) hanno scoperto che chi pratica mindfulness è più attento e focalizzato. Magari non aiuta a ricordare dove hai messo le chiavi, ma sicuramente può migliorare la tua capacità di seguire una conversazione senza pensare a cosa cucinare per cena.
  • Ansia e depressione sotto controllo: Teasdale et al. (2000) hanno trovato che la mindfulness aiuta a prevenire le ricadute depressive. Quindi, invece di affogare i dispiaceri in un barattolo di gelato, perché non provare una meditazione guidata?
  • Felicità all’orizzonte: Davidson et al. (2003) hanno scoperto che la pratica della mindfulness stimola l’attività della corteccia prefrontale sinistra, la zona del cervello associata alle emozioni positive. Insomma, forse non ti farà ballare di gioia in mezzo alla strada, ma potrebbe aiutarti a sorridere anche al collega che ti ruba il parcheggio.

Come mettere in pratica la Mindfulness (senza trasferirti in un monastero tibetano)

Non serve diventare monaci buddisti per incorporare la mindfulness nella propria vita. Ecco qualche trucco:

  1. Respira (sul serio): Chiudi gli occhi, fai un bel respiro e concentrati sul qui e ora. Se inizi a pensare alla lista della spesa, riportati dolcemente al presente.
  2. Mangia con attenzione: Assapora ogni boccone, senza distrazioni. Il telefono può aspettare, il tuo stomaco ti ringrazierà.
  3. Fai una passeggiata mindful: Invece di sfrecciare con gli occhi incollati al telefono, nota il colore del cielo, l’odore dell’aria, il suono dei tuoi passi.
  4. Scrivi un diario della gratitudine: Ogni giorno annota almeno tre cose per cui sei grato. Anche se è solo il caffè del mattino.

La mindfulness non farà sparire il traffico o il capo insistente, ma potrebbe renderti più sereno nel gestirli. Se anche la scienza lo conferma, perché non provare? E se alla fine non funziona, almeno avrai imparato a respirare meglio.

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