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Smartphone: il telefono che cambia vestiti più di un influencer

Ti ricordi quando un telefono era solo un telefono? Serviva per chiamare tua madre, mandare qualche messaggio e magari giocare a Snake. Ora, ogni anno siamo bombardati da nuovi modelli di smartphone che promettono di essere più veloci, più intelligenti e più “indispensabili” del precedente. Ma la verità? A volte sembra che cambiare smartphone sia un po’ come aggiornare un guardaroba: una spesa esagerata per qualcosa che già funzionava benissimo. Facciamoci una risata (amara) su questa mania del “cambio annuale”.

La corsa all’ultimo modello

Ogni settembre, ottobre o novembre (insomma, dipende dalla casa produttrice), ecco che arriva il grande annuncio: “Ecco il nuovo modello che cambierà la tua vita!”. Traduzione: “Ecco un telefono che fa le stesse cose del tuo vecchio, ma costa il doppio.”

E che dire delle nuove funzioni rivoluzionarie? “La fotocamera ha 0,0001 megapixel in più!” “Ora puoi scattare foto in modalità ‘macro del macro’!” “La batteria dura 5 minuti in più, se non usi mai il telefono!”. Ogni anno ci vendono le stesse cose con un nome diverso, e noi ci caschiamo, pronti a spendere una fortuna per poter vantare un rettangolo di vetro leggermente più brillante.

La sindrome del telefono vecchio

Appena compri uno smartphone, inizia il conto alla rovescia. Perché tra sei mesi sarà già “vecchio”. Certo, funziona ancora perfettamente, ma ti guarderanno tutti come se fossi un troglodita che usa un telefono a rotella.

Il tuo modello, che fino a ieri era il massimo della tecnologia, diventa improvvisamente lento, obsoleto e praticamente inservibile. E non è una coincidenza: hai mai notato come i vecchi telefoni sembrano rallentare magicamente quando esce un nuovo modello? Forse è colpa dell’aggiornamento del sistema operativo… o forse è il telefono che si sente tradito perché non lo hai aggiornato.

La fobia della fotocamera

Uno dei motivi principali per cambiare smartphone è, ovviamente, la fotocamera. O almeno così ti dicono. Ogni anno ci presentano l’ennesima “migliore fotocamera mai vista”, con funzioni che non sapevi nemmeno di volere: zoom infinito, modalità notturna da telescopio NASA, rilevamento delle emozioni della tua faccia mentre scatti.

Ma diciamolo chiaramente: il 99% delle foto che scattiamo sono selfie o foto di cibo. Davvero hai bisogno di 50 megapixel per fotografare una pizza? O per immortalare il tuo cane che dorme nello stesso identico modo di sempre?

Accessori e frustrazioni

Ogni nuovo smartphone ha un’altra sorpresa: il design cambia appena quanto basta per rendere inutili tutti i tuoi vecchi accessori. “Ah, hai speso 30 euro per una cover l’anno scorso? Bene, ora non serve più.” E non dimentichiamo i caricabatterie: ogni tre anni cambiano il tipo di porta, così devi comprare cavi nuovi per non restare a secco.

E le batterie? Certo, dicono che durano più a lungo. Ma in realtà, dopo sei mesi, il tuo telefono dura esattamente quanto una sigaretta accesa in un tornado.

Il costo del progresso

L’altra grande ironia degli smartphone è il prezzo. Ricordi quando i telefoni costavano quanto una cena elegante? Ora devi ipotecare un rene per comprare un modello top di gamma. E per cosa? Per usare Instagram, mandare messaggi e guardare video di gatti su YouTube.

Poi c’è il marketing psicologico: “Puoi averlo a soli 50 euro al mese per 48 mesi!”. Ah, fantastico, un mutuo per uno smartphone che sarà obsoleto prima che tu finisca di pagarlo.

La realtà: non ne abbiamo bisogno

La verità è che la maggior parte di noi potrebbe vivere benissimo con uno smartphone di 3-4 anni fa. Ma il marketing ci ha convinto che il “vecchio” è inaccettabile. E così, corriamo dietro all’ultimo modello, sempre alla ricerca di qualcosa che, alla fine, non ci serve davvero.


Gli smartphone che cambiano ogni anno sono un po’ come quelle mode passeggere: brillano per un attimo e poi vengono dimenticati. E noi, consumatori fedeli, ci troviamo sempre a inseguire il nuovo modello, credendo che farà miracoli, quando in realtà stiamo solo pagando di più per fare le stesse cose.

Quindi, la prossima volta che senti il richiamo dell’ultimo smartphone, fermati e pensa: “Ma davvero ne ho bisogno? O sto solo cercando di impressionare qualcuno con un telefono che scatterà foto della stessa pizza di sempre?”. La risposta, quasi sempre, è già nello schermo che hai in mano.

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