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Quali alternative al PIL nella misurazione della crescita economica

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è storicamente utilizzato come principale indicatore della crescita economica di un paese. Tuttavia, il PIL presenta diverse limitazioni, in quanto non tiene conto del benessere della popolazione, della sostenibilità ambientale e della distribuzione della ricchezza. Per questo motivo, negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi indicatori alternativi che offrono una visione più completa dello sviluppo economico e sociale.

Indice di Sviluppo Umano (HDI)

L’Indice di Sviluppo Umano (Human Development Index – HDI) è un indicatore sviluppato dalle Nazioni Unite che misura il progresso di un paese basandosi su tre fattori fondamentali:

  • Aspettativa di vita alla nascita (salute e longevità)
  • Livello di istruzione (anni medi e attesi di scolarizzazione)
  • Reddito nazionale lordo pro capite (standard di vita)

Questo indicatore rappresenta un passo avanti rispetto al PIL poiché integra il concetto di qualità della vita e non solo la produttività economica. Tuttavia, alcuni critici sostengono che non rifletta adeguatamente le disuguaglianze interne ai paesi.

Indice di Benessere Economico Sostenibile (ISEW)

L’Indice di Benessere Economico Sostenibile (Index of Sustainable Economic Welfare – ISEW) introduce correzioni al PIL considerando aspetti come la distribuzione del reddito, il costo dell’inquinamento ambientale e il valore dei servizi domestici non remunerati.

Se da un lato l’ISEW offre una visione più equilibrata dello sviluppo economico, dall’altro il suo utilizzo è ancora limitato a causa della complessità di calcolo e della difficoltà nel reperire dati affidabili.

Felicità Nazionale Lorda (GNH)

La Felicità Nazionale Lorda (Gross National Happiness – GNH) è un concetto introdotto dal Bhutan per misurare il progresso sociale e il benessere della popolazione basandosi su indicatori come:

  • Salute mentale e fisica
  • Cultura e valori tradizionali
  • Governance e comunità
  • Sostenibilità ambientale

Nonostante il fascino di questo indicatore, molti economisti si interrogano sulla sua applicabilità a economie più complesse e diversificate rispetto a quella del Bhutan.

Indice di Progresso Genuino (GPI)

L’Indice di Progresso Genuino (Genuine Progress Indicator – GPI) misura il benessere economico reale sottraendo dal PIL le disuguaglianze, la criminalità e i danni ambientali, mentre aggiunge il valore del lavoro domestico e del volontariato.

Il GPI cerca di colmare le lacune del PIL evidenziando i costi nascosti della crescita economica, ma la sua diffusione è ancora limitata, con poche nazioni che lo adottano ufficialmente.

Indice di Sostenibilità Ambientale (ESI)

L’Indice di Sostenibilità Ambientale (Environmental Sustainability Index – ESI) valuta le prestazioni ambientali di un paese basandosi su parametri come la gestione delle risorse naturali, la qualità dell’aria e dell’acqua e le politiche ambientali adottate.

Con l’aumento dell’attenzione verso il cambiamento climatico e la sostenibilità, questo indice sta guadagnando sempre più rilevanza tra i policy makers e gli economisti ambientali.


Questi indicatori alternativi offrono un quadro più olistico della crescita economica e del benessere sociale, superando i limiti del PIL. L’adozione di misure integrate potrebbe aiutare i governi a formulare politiche più sostenibili e inclusive, orientate a migliorare la qualità della vita e la salvaguardia dell’ambiente. Tuttavia, la sfida principale rimane la loro implementazione a livello globale e l’affidabilità dei dati utilizzati. Sarà interessante osservare come le economie del futuro sapranno integrare questi parametri nella loro pianificazione strategica.

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